Seriana Edilizia

April 7, 2023

Sismabonus, novità 2023: stop a cessione del credito e sconto in fattura

Il 17 febbraio 2023 è entrato in vigore il Decreto Legge 11/2023 che abolisce ufficialmente la possibilità di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito per usufruire di bonus fiscali per interventi edilizi nelle attività produttive, compreso il Sismabonus.

E’ importante specificare che questo decreto non abolisce i bonus edilizi di fruizione delle detrazioni fiscali. Tutti i bonus (Sismabonus compreso) sono quindi ancora accessibili per gli interventi che devono ancora iniziare tramite metodo classico di detrazione d’imposta, infatti il Sismabonus è ancora accessibile, fino al 31/12/2024.

Bisognerà dunque valutare in maniera preventiva la capacità fiscale dell’azienda per poter accedere a tutte le detrazioni spettanti.

fogli di calcolo

Quali eccezioni permettono di accedere comunque alla cessione del credito

Tuttavia c’è una clausola che salvaguardia almeno una parte degli interventi e che permette di optare lo stesso per la cessione del credito della detrazione e lo sconto in fattura. Gli interventi interessati sono quelli che hanno presentato titoli abilitativi edilizi o che sono partiti prima dell’entrata in vigore di questo decreto: i lavori che sono iniziati entro il 16 febbraio 2023 possono ancora accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura come metodo d’uso del Sismabonus.

Stando al DL 11/2023 i documenti necessari da presentare per accedere alla cessione del credito sono:

Certificazione di inizio dei lavori.

La documentazione che può dimostrare l’inizio dei lavori è varia, ma è decisamente importante: notifica preliminare, pratiche edilizie presentate al comune e file fotografici sono gli esempi più rilevanti ed accessibili da portare a supporto dell’attestazione di inizio dei lavori entro la data fissata come scadenza prevista dal Decreto Legge 11/2023.
L’inizio dei lavori in azienda dovrà essere documentato dal committente e dal direttore lavori.

Registrazione di transazione

Il decreto specifica inoltre che nel caso sia ancora possibile optare per la cessione del credito derivante dal Sismabonus “acquisti”, è necessario che il preliminare sia stato registrato sempre entro il 16 febbraio 2023.
In alternativa al preliminare, sempre entro la stessa data deve essere stato stipulato il contratto definitivo di compravendita.

In sostanza, accedere alla cessione del credito ed allo sconto in fattura per il Sismabonus è una possibilità limitata ad interventi iniziati entro la data di entrata in vigore del DL 11/2023, per tutti gli interventi successivi il recupero dei bonus fiscali torna limitato alla detrazione in dichiarazione dei reddito.

In cosa consisteva la cessione del credito per il Sismabonus

Per cessione del credito si intende la possibilità per l’attività produttiva beneficiaria di una detrazione fiscale di cedere il credito che ha maturato grazie al sostenimento di un intervento di riqualificazione sismica (nel caso del Sismabonus), ovviamente previo un corrispettivo.
L’azienda contribuente prende in carico della spesa per i suddetti lavori ed accumula un credito Irpef (o Ires, a seconda dei casi), in un’aliquota prestabilita in relazione alla spesa.
Il contribuente può perciò sfruttare direttamente il credito, ammortizzando le proprie imposte fiscali o può decidere di cedere il suo credito a terzi. In questa situazione, il contribuente prende il nome di “cedente”, mentre si dice “cessionario“ il soggetto che ottiene il credito.

Lo sconto in fattura e il Sismabonus

Anche per il Sismabonus lo sconto in fattura è un metodo con il quale questi crediti possono essere usati dal cedente al cessionario.
Se l’azienda beneficiaria della detrazione decide questa via il fornitore di beni e servizi (l’azienda che si occupa dell’intervento o i tecnici a seconda dei casi) applica uno sconto direttamente nella fattura al contribuente, in base all’aliquota di detrazione alla quale il cedente ha accesso e che per il Sismabonus può arrivare fino all’ 80% delle spese sostenute.

In conclusione, stando a quanto detto in precedenza, tutte le attività produttive che stanno valutando di effettuare degli interventi di riqualificazione antisismica per cui spetta la fruizione di Sismabonus ma che non soddisfano le condizioni dettate dal DL 11/2023, potranno usufruire di tale detrazione fiscale solamente per la dichiarazione dei redditi.

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