Seriana Edilizia

July 10, 2021

Situazione sismica italiana

In Italia mediamente, si verifica un terremoto ogni otto anni con conseguenze da gravi a catastrofiche. Sfortunatamente l’Italia ha subito in passato numerosi terremoti che rasero al suolo molte città causando un numero elevato di vittime. L’Italia ha una pericolosità sismica alta (per frequenza e intensità dei fenomeni), una vulnerabilità molto elevata (per fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi) e un’esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo)

La nostra Penisola è dunque ad elevato rischio sismico, in termini di vittime, danni alle costruzioni e costi diretti e indiretti attesi a seguito di un terremoto. Il rischio sismico, determinato dalla combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell’esposizione, è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti).

In Italia oltre 160.000 vittime in poco più di 100 anni, si può prevenire facendo interventi gli interventi necessari, poiché non sono i terremoti che uccidono ma i fabbricati. Intervenire è una scelta intelligente e lungimirante.

 

cartina dell'italia con mappa dei sisma

 

Come si può vedere dalle tabelle a seguire, in Italia il rischio sismico è tutt’altro che basso. Purtroppo il nostro territorio è caratterizzato da frequentissime scosse di forte intensità che provocano mediamente ogni 6/8 anni, gravi devastazioni sia in termini di vite umane che in danni strutturali ed infrastrutturali. Abbiamo forse sempre sottovalutato il rischio e l’importanza di tali eventi, ma non possiamo non tenerne conto. Solo negli ultimi 30 anni si sono verificate circa 150.000 scosse. I più noti sono quelli dal XX secolo in poi, ma anche precedentemente la penisola era interessata da frequenti ed importanti terremoti

Oltre 160.000 vittime in poco più di 100 anni, non sono certamente poche, non bisogna spavertarsi, ma non si può sempre pensare a risolvere il problema quando ormai è tardi. La prevenzione è l’unico strumento che abbiamo per difenderci. Una scelta di grande lungimiranza, un investimento sul nostro futuro, delle nostre famiglie e delle nostre aziende. Nel II millennio, su 1.300 terremoti distruttivi che hanno interessato il mediterraneo, ben 500 hanno riguardato l’Italia, che purtroppo ne detiene il primato. 

 

I terremoti più importanti dal XX secolo ad oggi:

 

Data LuogoMagnitudoVittime
03/01/1117Verona, Brescia, Bergamo, Milano6.4930.000
04/02/1169Catania e Sicilia6.6020.000
25/01/1348Carinzia e Friuli6.6610.000
05/12/1456Molise e Sannino6.9630.000
27/03/1638Nicastro7.00Oltre 10.000
11/01/1693Val di Noto7.4160.000
05/02/1783Reggio Calabria e Messina6.9150.000
08/09/1905Lamezia terme7.00557
23/10/1907Canolo5.90167
28/12/1908Calabria e Sicilia7.20120.000
07/06/1910Irpinia5.9050
08/05/1914Linera4.3070
13/01/1915Avezzano7.0033.000
24/11/1918Giarre4.30100
29/06/1919Mugello6.20100
07/09/1920Fivignano6.40300
23/07/1930Irpinia6.701.404
18/10/1936Prealpi Trevigiane5.9019
15/01/1968Belice , Sicilia6.40370
06/02/1971Tuscania4.5031
06/05/1976Friuli6.40989
23/11/1980Irpinia6.902.914
26/09/1997Assisi6.1011
31/10/2002San Giuliano di Puglia5.8030
06/04/2009L’Aquila6.30308
20 e 29/05/2012Emilia Romagna6.10 / 5.8027
24/08/2016 e 26 e 30/10/2016Centro Italia6.00 / 5.90 / 6.50299
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