November 5, 2025
Sistemi di antiribaltamento: applicazione e interventi antisismici con Reblock 100 by Seriana
Uno dei fenomeni più pericolosi durante un sisma è il ribaltamento delle murature di tamponamento, ovvero il collasso o l’espulsione fuori piano delle pareti non strutturali, spesso realizzate in blocchi di calcestruzzo vibrocompresso. Questo problema, causato da una scarsa connessione tra le murature e la struttura portante in calcestruzzo armato o acciaio, può provocare crolli, ostruire vie di fuga e mettere a rischio vite umane. Per questo motivo, l’adozione di un sistema di antiribaltamento è fondamentale per garantire la sicurezza sismica degli edifici.
Un sistema di antiribaltamento per muri di tamponamento è progettato per rinforzare le strutture esistenti, riducendo il rischio di espulsione e migliorando la resistenza alle sollecitazioni sismiche. Questi sistemi possono essere applicati a edifici esistenti o nuove costruzioni, considerato che entrambe le tipologie di costruzione devono essere adeguate a livello sismico. Le classi di rischio sismico, da A+ (edifici equivalenti a nuove costruzioni, con danni trascurabili) a G (strutture estremamente vulnerabili), sono strumenti utili, che aiutano a valutare la necessità di un sistema di controllo antiribaltamento e a pianificare interventi mirati.
In questo articolo esploreremo le principali soluzioni di sistema di antiribaltamento, analizzandone caratteristiche, vantaggi e svantaggi, per poi presentare Reblock 100 by SERIANA come una soluzione innovativa.

Metodologie e sistemi di antiribaltamento pareti
Per prevenire il ribaltamento delle murature durante un evento sismico, esistono diversi sistemi di controllo antiribaltamento, ciascuno con caratteristiche specifiche. Di seguito, descriviamo le principali alternative, evidenziando come si integrano con le esigenze di sicurezza sismica.
Placcaggio FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix)
I placcaggi tramite sistemi FRCM si distinguono in due categorie: quelli diffusi e quelli a fasce. Le differenze tra i due consistono nell’utilizzo di materiali diversi, che vengono ottenuti mescolando reti in fibre di vetro, tessuti in acciaio inox e malte e cementi solfatoresistenti.
Le pareti in muratura sono spesso soggette a sollecitazioni di forze verticali e orizzontali, che agiscono in direzione di piano e fuori piano, per questo è fondamentale intervenire su questo tipo di muri. I sistemi FRCM possono essere applicati in più situazioni diverse. Ad esempio, si può realizzare un intervento a basso spessore, usando fasce in fibre di carbonio. Un’opzione a alto spessore è quella di utilizzare intonaci armati uniti a sistemi CRM (Composite Reinforced Mortar), soluzioni a base di malta strutturale fatta con la calce. Questi interventi sono particolarmente adatti per murature ed edifici storici, grazie alla loro capacità di rinforzo a basso carico. Da tenere in conto sono i lunghi tempi di applicazione e la natura invasiva dell’intervento.
Reti in acciaio o FRP con intonaco armato
Le reti FRP (Fiber Reinforced Polymer) in fibra di vetro alcalino-resistente (AR), impregnate con resine termoindurenti e fornite in diverse grammature, sono nate per sostituire la classica rete elettrosaldata quando occorre contenere peso, spessori e rischio di corrosione. La loro maglia monolitica e flessibile funziona come armatura diffusa per platee, solai, massetti termoisolanti a basso spessore, coperture e volte, ma trova applicazione anche nel consolidamento di murature dove è fondamentale limitare i carichi permanenti o operare in contesti di bio-edilizia.
Nella tecnica dell’intonaco armato la maglia FRP viene inserita in due lastre di calcestruzzo (2-5 cm) realizzate sulle facce opposte della parete; connettori trasversali solidarizzano le lastre e la muratura, trasformando la parete in un sistema “a scatola” capace di resistere meglio a taglio e flessione e di prevenire il ribaltamento fuori piano. Test sperimentali mostrano che l’efficacia strutturale è massima solo quando l’intervento coinvolge entrambi i lati: se si opera su una sola faccia, il miglioramento risulta marginale. Il rovescio della medaglia è la maggiore invasività: l’aggiunta di peso permanente, le lavorazioni sia interne sia esterne e i tempi di posa più lunghi rendono l’intervento più invasivo rispetto a rinforzi localizzati o monofaccia.
Controventature metalliche
Le controventature in acciaio sono il rimedio strutturale più immediato per impedire il ribaltamento dei tamponamenti e per trasferire in sicurezza alla fondazione le spinte orizzontali di sisma e vento. Il concetto è quello di inserire aste diagonali o traverse capaci di assorbire gli sforzi in trazione e compressione, irrigidendo l’intero telaio senza dover aumentare in modo significativo le sezioni di travi e pilastri. La tipologia più diffusa è il controvento concentrico: una o due diagonali collegate ai nodi dissipano energia snervandosi per prime, mentre le altre aste rimangono in campo elastico; ne derivano configurazioni a croce singola, a V o a K, riconosciute dalla pratica normativa corrente. Dove occorre limitare la rigidezza globale e garantire un’elevata duttilità, si adottano invece controventi eccentrici, nei quali la diagonale è leggermente disassata; la plasticizzazione ciclica si concentra allora in un segmento di trave detto “link”, che funziona come fusibile dissipativo mantenendo integro il resto della struttura.
Le controventature metalliche garantiscono un marcato incremento di rigidezza laterale e si montano in tempi contenuti, perciò risultano particolarmente adatte ai capannoni prefabbricati. Nel rovescio della medaglia, le saldature e i sistemi di fissaggio — uniti alle interferenze con gli impianti esistenti — fanno crescere la spesa complessiva. Di conseguenza occorre valutare fin dalle prime fasi se i vantaggi strutturali superino l’impatto economico-funzionale complessivo.
Tabella: confronto tra sistemi di antiribaltamento
| Soluzione | Vantaggi | Svantaggi |
| Placcaggio FRCM | Buona resistenza meccanica, basso spessore, adatto a murature storiche | Tempi lunghi, necessità di rasatura, lavorazioni polverose |
| Reti in acciaio o FRP + intonaco armato | Conosciuta e codificata, migliora resistenza e rigidezza | Invasiva, spessori elevati, carichi aggiuntivi |
| Controventature metalliche | Elevata robustezza, ideale per edifici prefabbricati | Costi elevati, impatto estetico, perdita di spazio interno |
| Reblock 100 by Seriana | Leggerezza, rapidità di installazione, efficacia testata e brevettata, compatibile con attività produttive | / |
Reblock 100 by Seriana: un sistema di rinforzo e antiribaltamento innovativo delle murature in blocchi di cemento vibrocompresso
Seriana, nella sua attività di adeguamenti antisismici, utilizza alcune delle alternative menzionate sopra, in quanto i vantaggi che apportano alle strutture hanno effetti positivi certi, e permettono di offrire un ottimo servizio al cliente.
Nel lavorare sulla risoluzione degli svantaggi, Seriana ha elaborato il proprio sistema di antiribaltamento: Reblock 100.
Reblock 100 by Seriana è un sistema di consolidamento antisismico per murature di tamponamento in blocchi di calcestruzzo vibrocompresso, un sistema brevettato relativo ad un particolare polimero elastomerico.
Questo sistema di rinforzo e antiribaltamento delle murature si basa su un approccio non invasivo, ideale quindi per murature in blocchi di calcestruzzo, anche in contesti produttivi attivi. Si compone principalmente di due elementi: una rete in fibra di vetro e il polimero menzionato, che viene applicato in forma liquida.
Reblock 100 utilizza uno strato di 3 mm di prodotto elastometrico ad alte prestazioni, applicato con tecnologia airless su entrambe le facce della muratura, formando uno scudo deformabile e ad alta elasticità attorno a tutto l’elemento. Il sistema assorbe e ridistribuisce le sollecitazioni sismiche, mantenendo la coesione della muratura durante deformazioni fuori piano e prevenendo fessurazioni o perdita di integrità.


A completare il sistema con funzione di antiribaltamento, sulla sommità della muratura viene applicata una rete in fibra di vetro, a sua volta ancorata alla muratura e alla struttura principale mediante una successiva ulteriore applicazione di Reblock 100, creando un collegamento flessibile e resistente in grado di impedire il ribaltamento. La polimerizzazione del sistema Reblock 100 by Seriana avviene in circa 4 secondi (variabile con la temperatura ambientale), garantendo un’installazione rapida e asciutta. L’efficacia di Reblock100 è stata testata e validata su tavola vibrante presso Eucentre, con prestazioni certificate fino a 1,25 Pga su provini in scala reale. Queste simulazioni analizzano il comportamento dinamico della muratura, la risposta elastoviscoplastica del trattamento e il contributo della rete sintetica.
I principali vantaggi di Reblock 100 by Seriana includono:
- Rapidità di installazione: Nessuna demolizione, compatibile con attività produttive in corso;
- Costo contenuto: Più economico rispetto a soluzioni come malte armate o fibre;
- Non invasività: Non richiede rimozione di impianti esistenti e non compromette l’elasticità globale dell’edificio;
- Versatilità: Applicabile a murature grezze o verniciate, con possibilità di verniciatura in colori personalizzabili;
- Certificazioni: Componenti del sistema con marcatura CE, testati per resistenza e aderenza al calcestruzzo;
- Efficacia sismica: Test su tavola vibrante dimostrano resistenza a forti sollecitazioni.
Rispetto a soluzioni come le controventature o l’intonaco armato con rete, Reblock 100 by Seriana offre un’alternativa leggera e veloce, senza i costi e l’invasività di altre opere. È una scelta ideale per chi cerca un sistema di rinforzo e antiribaltamento delle murature in blocchi di cemento vibrocompresso che combini sicurezza sismica, economicità e continuità operativa.
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