Seriana Edilizia

April 27, 2020

La valutazione del rischio sismico

Seriana S.p.A. supporta le aziende nella valutazione del rischio e nella predisposizione del DVR

professionisti Seriana Edilizia impegnati in un rilievo di cantiere

Come si esegue la valutazione del grado di rischio sismico di un edificio?

È noto come l’Italia sia un paese ad elevato rischio sismico che necessiti di apposite e specifiche azioni di prevenzione. Queste non riguardano le sole abitazioni private, ma anche i luoghi di lavoro. Quali sono gli obblighi in materia? Quali sono gli strumenti migliori?

Il decreto legislativo 81/08

Negli anni la conoscenza dei rischi nelle strutture produttive (soprattutto prefabbricate) si è fatta sempre più importante e centrale anche in associazione ai vantaggi economici offerti dal Sismabonus prima e dal Superbonus 110% poi. La normativa che regolamenta la sicurezza sui luoghi di lavoro è il D. Lgs. 81/08. In particolare, esso, all’articolo 17, riporta proprio l’obbligo, non delegabile, del datore di lavoro di effettuare una valutazione di tutti i rischi con la conseguente redazione del DVR, il documento di valutazione dei rischi. La legge afferma che l’edificio deve essere sicuro e stabile nei confronti delle “azioni ambientali”, facendo quindi riferimento anche alla possibilità di un terremoto.

Seriana, nelle sue attività quotidiane, supporta le aziende nella valutazione del rischio e nella predisposizione del DVR, documento indispensabile.
La vulnerabilità sismica si ottiene da un confronto tra la capacità di resistenza della struttura e la richiesta del sisma in termini di resistenza e/o spostamento.
Gli studi effettuati possono variare in base alla tipologia di rilievi effettuati: le stime più qualitative si basano sulle principali caratteristiche degli elementi costitutivi dell’edificio, quelle numeriche sono invece solitamente più complesse e vengono svolte con sistemi di calcolo lineari e non lineari.

Fondamentale, nel lavoro di valutazione della vulnerabilità che Seriana svolge, è la verifica dei vincoli di collegamento tra le strutture (pilastro-trave, trave-tegolo, pannelli di tamponamento, ecc). Essi sono frequentemente l’elemento critico su cui intervenire.

Gli step della valutazione della vulnerabilità sismica

La vulnerabilità sismica di un edificio si compone di diversi step.

  • Si inizia con un’indagine conoscitiva che fotografa lo stato dell’edificio attraverso rilievi plano-altimetrici, strutturali e dello stato di danno e deformativo della struttura. Segue poi l’analisi storico-critica che prende in considerazione la sollecitazione attuale valutando anche la capacità di resistenza dei materiali (Caratterizzazione meccanica dei materiali).
  • La valutazione prosegue poi con un’analisi strutturale e determinazione della vulnerabilità del sistema strutturale esistente.
  • Al termine di tutti questi step è possibile formulare ipotesi di eventuali interventi di adeguamento.

La valutazione della vulnerabilità degli edifici esistenti è sì un obbligo, ma è anche un potente e fondamentale strumento di prevenzione in un territorio, come quello italiano, dove i prefabbricati in calcestruzzo costruiti prima del il 2009 non rispondono a criteri antisismici.

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