Seriana Edilizia

October 27, 2022

I possibili ostacoli durante un intervento antisismico

Quando si ha la necessità di intervenire su un edificio esistente, oltre a studiare la struttura sotto l’aspetto ingegneristico, è rilevante esaminare anche i contesti che potrebbero interferire con l’attuazione del progetto preso in esame.
Tali fattori devono venire presi in considerazione al fine di studiare un progetto che permetta alle squadre di lavorare bene ed in sicurezza.

due ingegneri che guardano delle carte

Mancanza di documentazione

Il primo inconveniente con il quale un progettista potrebbe scontrarsi è l’assenza di documentazione tecnica. Tale difficoltà è accentuata soprattutto se la costruzione dell’edificio risale a prima del 1971, anno in cui è stata promulgata la legge 1086 che imponeva, e impone tuttora, alle imprese di denunciare le opere strutturali. Nell’eventualità che esista una denuncia dei cementi armati si può richiedere, agli uffici competenti, l’accesso agli atti e vedere la documentazione depositata, mentre qualora le informazioni fossero assenti, l’unica soluzione è attuare una campagna di indagine sui materiali ed eseguire un rilievo sulle dimensioni dei manufatti strutturali.

Struttura dell’edificio

Una volta ottenute le informazioni sull’assetto architettonico dell’edificio è necessario individuare la tipologia di intervento antisismico adatto ad esso. Vista la vastità di tipologie e materiali, in questo articolo viene preso in esame un intervento di rinforzo locale per edifici prefabbricati, atto ad eliminare il rischio di perdita d’appoggio dei manufatti in presenza di un evento tellurico.
Generalmente questo approccio consiste nel realizzare dei dispositivi antisismici che includono dei fissaggi fra i vari elementi prefabbricati, compresi quelli fra struttura principale e pannelli di tamponamento. Un fattore da esaminare è la varietà di tipologia degli elementi prefabbricati presenti nell’edificio, i quali creano una pluralità di “forme” su cui si dovrà basare il progetto. Aspetto di notevole rilevanza è anche la potenziale presenza di armatura all’interno dei manufatti, la quale potrebbe rendere articolata la realizzazione di forometrie.

Presenza di ingombri fisici

Oltre alle difficoltà legate alla configurazione dell’edificio è possibile riscontrare degli ostacoli di carattere non strutturale in grado di incidere sul progetto e sulla messa in opera del dispositivo antisismico. Un esempio classico è la presenza di macchinari. Ipotizzare di smontare per intero o in parte l’impiantistica risulta essere controproducente, in quanto i costi dovuti allo smontaggio e rimontaggio dell’impianto e quelli relativi ad un eventuale fermo di produzione sono in genere più elevati rispetto all’esborso economico del solo intervento di messa in sicurezza; di conseguenza è indispensabile progettare il dispositivo affinché vada a bypassare tali interferenze.
E’ necessario sottolineare che la presenza di macchinari ed attrezzature limita anche la libera circolazione delle piattaforme elevatrici (PLE) per il fissaggio dei dispositivi, provocando un allungamento delle tempistiche. Inoltre, qualora non si riuscisse ad intervenire con piattaforme elevatrici, si rende necessario l’utilizzo di ponteggi o soluzioni similari che rendono maggiormente difficoltosa la messa in opera.

Ambienti particolari

Un’altra astrusità si riscontra negli ambienti “particolari” quali, ad esempio, capannoni in cui vi sono stoccati materiali pericolosi, ambienti Atex, laboratori, edifici ad uso alimentare, ecc.
Oltre ai casi sopra elencati, vi sono ambienti in cui è doveroso valutare un approccio di installazione del dispositivo antisismico che elimini la produzione di polvere, criterio che incide anche sulla progettazione dello stesso.

Seriana S.p.A., è in grado di fornire il supporto necessario e creare progetti adattabili, per interventi di miglioramento antisismico cuciti su misura per le aziende. Inoltre, al fine di svolgere l’intervento antisismico richiesto senza recare disagi per l’attività aziendale del committente ha creato il metodo “EsseZero”. Questo approccio permette di bypassare i layout industriali, azzerare la polvere per tutelare gli ambienti più sensibili ed effettuare l’installazione dei dispositivi negli orari più convenienti al cliente (diurni / notturni / periodi di chiusura).

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